La proposta della giunta regionale sulla ricostruzione post sisma sopprime i vincoli di tutela all’ edilizia storica più danneggiata. Scritto per eddyburg, 21 novembre 2012 (m.p.g.) Tra ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ministero dell’ambiente si sono venute dissolvendo le strutturate competenze nella “materia” dell’“urbanistica”che costituivano un solidissimo servizio del ministero per i lavori pubblici fino alla attuazione dell’ordinamento regionale. Non può dunque stupire la inerzia del governo e dei suoi ministeri che hanno totalmente ignorato la produzione legislativa delle regioni nella materia di urbanistica, omettendo di verificare se essa fosse rispettosa dei principi fondamentali espressi nella legislazione statale (e ben guardandosi dal sollevare, come sarebbe stato doveroso, l’immanente conflitto). Quando ben si può dire che le mutevoli leggi regionali da quei principi si siano venute via via allontanando, fino a dar corpo a un vero e proprio sistema radicalmente alternativo. E paradossalmente le proposte di legge avanzate in parlamento (che fortunosamente non avrà tempo neppure di prenderle in discussione in questa legislatura) per la determinazione esplicita dei principi fondamentali (rimessa alla potestà legislativa dello stato), si propongono di ricavarli, e così sanzionarli, dalle trasgressive leggi regionali.