Non tutti i comuni, non tutte le comunità si adeguano alla ventata neoliberista: qui alcuni esempi positivi di impegno civico e alcune scelte urbanistiche di amministrazioni comunali/regionali lungimiranti.
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Urbanistica e pianificazioneBuone praticheAltre buone pratiche
il manifesto, 30 gennaio 2019. Un cementificio trasformato in un parco pubblico. Al netto della retorica giornalistica, un segnale sulla possibilità di fare nuovo spazio pubblico attraverso la riconversione di spazi dismessi, anche nei piccoli comuni. (d.b.)
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«La liberazione delle acque italiane è iniziata così, nel cuore sismico del Paese, nel punto in cui il Sangro, sceso dalle balze del Parco nazionale d’Abruzzo, curva verso l’Adriatico sotto le montagne del Molise
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L'impiego diseguale delle regole è uno degli strumenti che il potere tirannico adopera per reprimere i tentativi di praticare politiche alternative. L'Italia di Renzi ne è maestra.
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«Nel parco Leith Links c’è un gruppo di un centinaio di persone, di tutte le età, che va a coltivare la terra. Thomson Reuters Foundation, Regno Unito». Internazionale.online, 19 settembre 2016 (c.m.c.)
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«La tragedia di Amatrice ha portato alla ribalta i piccoli centri. Cioè la nostra spina dorsale. La nostra ricchezza. La nostra unicità. Ed è da lì che possiamo ripartire. Ecco come».
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A Roma, durante il mandato del sindaco Marino, sono state gettate le basi di un programma ambizioso e concreto. Vi spieghiamo di che si tratta e perché,
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«Intendiamo produrre conoscenza, non apparenza, perché solo il rigore dello studio e della ricerca e l’applicazione costante al lavoro possono portare a uno sviluppo coerente e sostenibile, verificabile in itinere e, perciò, correggibile».
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In Italia ci sono ancora popolazioni che protestano quando si vuole seppellire di cemento l'antico paesaggio nel quale si riconoscono, e combattono uniti contro il governatore che vuole abbattere il vincolo ambientale.
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«Baratti, Populonia, Bondeno, Sepino, nomi che non avranno la fama degli Uffizi o di Brera. Eppure in realtà sparse (soprattutto al Sud) sopravvive un modo sorprendente di gestire il patrimonio, un modello vincente».
Urbanistica e pianificazioneBuone praticheCassinetta di Lugagnano (MI)
«Mentre noi combattiamo per salvare ogni singolo metro quadro di verde, un pezzo del nostro Dna, la Regione sta studiando un’inutile bretella da Vigevano a Malpensa da 200 milioni che distruggerebbe tutto il nostro lavoro passando in mezzo al territorio comunale».
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Finalmente una buona notizia. Il prezzo che si è dovuto pagare per superare l'ottusa resistenza degli interessi economici dei rottamatori del territorio (di cui ci occuperemo a breve) è l'ultimo pedaggio pagato a un passato devastatore? lo speriamo.
Un'oasi nel deserto dell'Italia renzusconiana: la Toscana. La legge urbanistica e il Piano paesaggistico regionale. Le proposte della Giunta passeranno indenni al vaglio del Consiglio? dipenderà anche dalla società.
«La rivitalizzazione dei borghi promossa dell'Agenzia dei Borghi Solidali, si fonda, a partire dalla vocazione dei luoghi, su modelli di sviluppo innovativi e sostenibili».
Il tour di un paesologo attraverso gli anfratti più reconditi di tre regioni: Basilicata, Calabria e Campania. Tra montagne in cerca di un nuovo umanesimo, borghi da raccontare e intellettuali tardo-magno greci. Il manifesto, 18 luglio 2013
Serve a molte cose insieme la pratica illustrata da Sartori e La Cecla: recuperare senza sfigurare patrimoni in degrado, promuovere un turismo di conoscenza e non di cartolina, ridurre i costi della visita, far crescere un'imprenditorialità legata al territorio.
Imparando dalla storia e dalla natura più che dalla modernizzazione tecnologica e dai modelli omologati si possono fare cose che sembrano miracoli. Non qui da noi: altrove, per esempio nel Burkina Faso.
Quando le buone pratiche nascono dal "basso": l'esempio della valutazione sul piano di assetto territoriale di Treviso. Scritto per eddyburg, 27 gennaio 2013 (m.p.g.)