Al terzo appuntamento dell'assemblea nazionale contro le grandi opere inutili che si è tenuta a Venaus si è confermata la manifestazione capillare sui territori per l'8 dicembre e lanciato una grande manifestazione nazionale a Roma il 23 di marzo prossimo. (i.b.)
Il 17 novembre si è tenuta a
Venaus l'assemblea nazionale dei comitati ambientali contro le grandi opere. Era il terzo appuntamento dopo quello di
Venezia del 29 settembre e quello di
Firenze del 6-7 ottobre. Sono la risposta di movimenti e comitati, sempre più consapevoli dei gravi problemi causati da politiche nazionali e locali neoliberiste, orientate allo sviluppo predatorio e senza limiti, alla speculazione, al profitto degli interessi della rendita, del cemento e dell'automobile e incuranti delle devastanti ripercussioni dei cambiamenti climatici.
Se l'8 dicembre sarà l'occasione per una mobilitazione diffusa nei territori (per esempio in Veneto la
Marcia Mondiale per il clima a Padova; in Sicilia una manifestazione NO MUOS a Niscemi; in Piemonte la
Marcia No Tav a Torino), il 23 marzo prossimo si terrà una grande Manifestazione Nazionale a Roma in cui confluiranno tutte le lotte territoriali "per rimettere al centro dell’azione la difesa e la messa in sicurezza dei territori, lo stop alle grandi opere inutili e la redistribuzione dei fondi pubblici, sprecati ad oggi per questi progetti, verso le priorità del Paese e del pianeta". (i.b.)