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Bruno Tinti
La luna dei migranti e il dito delle Ong che “ci guadagnano”
8 Maggio 2017
2015-EsodoXXI
«Invece di accapigliarsi su Zuccaro - ha fatto bene, ha fatto male? - e in considerazione del fatto che fare la guerra ai migranti è una brutta cosa, non sarebbe meglio organizzare seriamente l’accoglienza?». Domanda ineccepibile. Ahimè, hanno già risposto.
«Invece di accapigliarsi su Zuccaro - ha fatto bene, ha fatto male? - e in considerazione del fatto che fare la guerra ai migranti è una brutta cosa, non sarebbe meglio organizzare seriamente l’accoglienza?». Domanda ineccepibile. Ahimè, hanno già risposto.

il Fatto Quotidiano, 8 maggio 2017

La Storia se ne infischia della Giustizia: quello che deve accadere accade, che il Diritto lo consideri giusto oppure no. La Politica dovrebbe governare la Storia, un po’ come il pilota che conduce una nave in acque tempestose; se il pilota è incapace la nave naufraga. Che è proprio quello che sta avvenendo per quanto riguarda l’immigrazione in Europa attraverso il Mediterraneo.

Fame e Guerra sono i motori dell’immigrazione: si migra in cerca di salvezza; quindi si è disposti a tutto. Non ha senso aspettarsi collaborazione da parte dei migranti, sono i Paesi di destinazione che devono gestire un fenomeno storico come questo. Non importa come, si può stabilire che i migranti sono invasori da combattere o esseri umani da accogliere; ma, nell’uno o nell’altro caso, si devono adottare misure concrete, idonee a raggiungere l’obbiettivo stabilito: un esercito in armi alle frontiere o un’efficiente organizzazione di accoglienza.

Quello che non ha senso è dire ai migranti che migrare è vietato e che, se tuttavia migrano, saranno aiutati se si troveranno in difficoltà. Ancora più insensato è ricorrere ai Tribunali: quelli che migrano non commettono un reato ma quelli che li aiutano sì: saranno puniti. Così i trasportatori ammucchiano sulle barche i trasportati (previo adeguato compenso), li portano al largo e aspettano che qualcuno li raccolga. C’è il rischio che la barca affondi prima che arrivino i soccorsi ma sono gli incerti del mestiere del migrante.

In questo sistema demenziale (analogo a quello che regola la prostituzione: prostituirsi non è reato però per quelli che la organizzano sì, così le strade sono piene di poverette e gli organizzatori contano i soldi), arriva la denuncia di Carmelo Zuccaro, Procuratore della Repubblica di Catania: le Ong vanno a raccogliere i migranti, c’è il sospetto di accordi organizzativi tra trasportatori e salvatori; e poiché i soldi non hanno odore, anche di accordi economici; voi li imbarcate, noi li “salviamo” e li portiamo a destinazione, i soldi ce li dividiamo.

Prima di Zuccaro l’aveva detto, 4 mesi fa, Frontex. Ma non c’è bisogno di grande acume investigativo per capire che, in un sistema velleitario e vigliacco come quello adottato dall’Italia, l’opportunità di lucrare sulla migrazione è stata raccolta da molti.

L’Italia non vuole i migranti; quindi di organizzare accoglienze efficienti (una per tutte: sussidi e alloggi in cambio di lavori di pubblica utilità) non se ne parla; però sparargli quando arrivano non sta bene; e anche affondarli in mare non si può. Quindi non si fa nulla: i migranti sono deportati in campi di concentramento gestiti da privati (che ci guadagnano); sono salvati in mare da privati (anche) che forse (e sarebbe appena ovvio) ci guadagnano; quando li si acchiappa, si perseguitano i trasportatori che – in realtà – svolgono un servizio di pubblica utilità (remunerato com’è giusto che sia): i migranti sono in pericolo di vita, scappano da guerra e fame, vogliono essere trasportati al di là del mare.

Giuridicamente (per quello che vale in una tragedia come questa) la differenza tra lecito e illecito sta nello scopo e nel momento in cui i migranti vengono raccolti in mare. Se sono trovati a metà strada o giù di lì si tratta di salvataggio, se me li vado a cercare a una decina di chilometri dalla costa di partenza, si tratta di trasporto: se lo si fa per scopi umanitari si commette il reato di favoreggiamento della immigrazione clandestina semplice (reclusione fino a 3 anni, quindi niente: affidamento in prova ai servizi sociali etc); se lo si fa a scopo di lucro, favoreggiamento aggravato (da 4 a 12 anni: in realtà da niente a 4/5 anni). Se ci si associa per commettere più reati di questo tipo, si tratta di associazione a delinquere, una cosa più seria. Che anche qualche Ong voglia una fetta della torta non sarebbe per nulla strano: con tutti i soldi che ci sono in ballo, l’efficacia intimidatoria di queste norme è pari a zero.

Invece di accapigliarsi su Zuccaro – ha fatto bene, ha fatto male? – e in considerazione del fatto che fare la guerra ai migranti è una brutta cosa, non sarebbe meglio organizzare seriamente l’accoglienza?
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