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Peretola come City Airport o Firenze come Airport City?
23 Novembre 2014
Toscana
Gli affari spingono senza tregua per devastare una Piana che per decenni si è voluta mantenere intatta; per distruggere un millenario assetto idrogeologico e unire in un’unica marmellata centri urbani che hanno voluto rimanere distinti; per far prevale gli interessi economici privati sugli interessi della collettività. Cittadini Area fiorentina, 22 novembre 2014

Gli affari spingono senza tregua per devastare una Piana che per decenni si è voluta mantenere intatta; per distruggere un millenario assetto idrogeologico e unire in un’unica marmellata centri urbani che hanno voluto rimanere distinti; per far prevale gli interessi economici privati sugli interessi della collettività. Cittadini Area fiorentina, 22 novembre 2014

Lo scorso 6 novembre AdF (Aeroporto di Firenze) ha presentato in Palazzo Vecchio il
Master Plan 2014-29 con la previsione della nuova pista di Peretola sulla cui lunghezza (2.000 m. secondo il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione), 2.400 m. secondo ENAC) è da tempo in corso un contenzioso. Il crono programma della Società diretta daMarco Carrai prevede l’apertura dei cantieri ad agosto, dopo il rilascio, in aprile, della Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale. Nell’ arco di 15 anni si prevede un investimento di circa 300 Mln., ripartito a metà tra pubblico e privato.

Con il nuovo Aeroporto di Firenze i passeggeri annui passerebbero dagli attuali 2 ai4,5 Mln. Ma con la fusione degli aeroporti di Pisa e di Firenze e la loro promozione in serie A finirà per prevalere la maggiore appetibilità di Firenze, smentendo la frottola del “Vespucci” come city airport per viaggiatori d’affari e della sua complementarietà con il “Galilei” di Pisa. Una volta che a Peretola si realizzasse una pista di 2.400 m. alcune compagnie low cost che attualmente operano su Pisa, potrebbero preferire direttamente Firenze.

Non è escluso che AdF punti in realtà a rivedere il PIT regionale, vista la quantità di controindicazioni e di spese che la nuova pista comporta, (salta l’operazione stadio/Mercafir, è da rifare il PUE di Castello, è a rischio la Scuola dei Carabinieri, ecc.) cercando di garantirsi piena disponibilità su tutto il territorio aperto tra Firenze e Sesto F.no e orientando a suo piacimento la pista. Del resto, in primis, le ipotesi erano addirittura 5. AdF chiede persino di rivedere il progetto di Linea 2 della tramvia: vorrebbe infatti farla giungere in sotterranea dentro la nuova stazione passeggeri.

Il Sindaco di Prato Matteo Biffoni che pur appoggiato da Renzi si era affermato nelle ultime amministrative con il No all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, ha cambiato verso, rinunciando al ricorso al TAR, promosso dai Comitati nei confronti dell’approvazione del PIT, i cui termini scadevano il 14 novembre. La decisione, passata a tappe forzate in Consiglio comunale dopo spasmodiche riunioni del PD e malgrado l’opposizione della cittadinanza, segna la resa dei sindaci della Piana al dictat di Renziche vuole imporre la nuova pista entro il 2017, quando a Firenze si svolgerà un G7.

Essa segna probabilmente la definitiva cancellazione del Parco della Piana, palesemente incompatibile con la nuova pista e infatti scomparso da qualsiasi dibattito.

Circa le conseguenze disastrose di un aeroporto internazionale piazzato al centro di un’area metropolitana che contiene 1/4 della popolazione dell’ intera Toscana basti qui ricordare lo spostamento del Fosso Reale, il rifacimento della viabilità e del reticolo idrografico minore in terreni idraulicamente fragili, la coesistenza con depositi di carburanti, industrie chimiche, centrali elettriche, inceneritori, oltre che centri abitati,laboratori di ricerca ed oasi ambientali.

La questione Aeroporto riguarda la Piana ma è soprattutto una questione di Firenze. Il cambio di classificazione del “Vespucci” porterà ad un aumento esponenziale dei voli, compresi quelli che sorvoleranno direttamente Firenze (il 18%, fino a 500 m. da terra).

Per chi volesse approfondire la questione rimandiamo a nostri precedenti notiziari, al sito “Piana Sana” e in particolare alle sue ottime mappe interattive.

Ci preme rimarcare invece la palese contraddizione tra le giustamenteorgogliose affermazioni del presidente Rossi, circa la recente approvazione della nuova Legge Urbanistica Toscana, che impone per la prima volta in Italia il principio dello stop al consumo di suolo, e il funesto sfregio territoriale che la Regione impone alla Piana fiorentina. Il PIT in questo caso non èuno strumento di indirizzo generale ma, per quanto riguarda l’ambito 6 (Firenze, Prato. Pistoia)un sempmpiceaccarastamento delle scelte di AFE e dei potericle la sostengono

il pit in questo caso non è

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