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Aldo Grasso
Miraggio secessionistico e geografia immaginaria
7 Settembre 2011
Articoli del 2011
Nuova a suo modo geniale trovata comunicativa della Lega: e i progressisti continueranno solo inutilmente a indignarsi? Corriere della Sera, 7 settembre 2011 (f.b.)

Noi italiani, anche nei momenti di crisi nera, mentre la Borsa crolla e sale la sfiducia dei partner europei, non ci facciamo mancare nulla. L'ultima trovata è il Giro della Padania, la più immaginaria delle corse ciclistiche, visto che la Padania non si trova su nessun Baedeker, è solo un miraggio secessionistico di una geografia immaginaria.

Eppure la corsa ha ricevuto la benedizione dal Coni, dalla Federciclismo, dal ct della Nazionale Paolo Bettini e vede in gara i big della bicicletta, a cominciare dal varesino Ivan Basso e da Giovanni Visconti, campione tricolore e siciliano di nascita. Partita da Paesana (Cuneo), il paese simbolo della Lega Nord, dove ogni anno a metà settembre si tiene il comizio che apre la «Festa dei Popoli», dopo il rito del prelievo dell'acqua con l'ampolla alle sorgenti del Po, la corsa ha avuto il suo primo intoppo a Mondovì, dove un gruppo di manifestanti capeggiati da Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, ha tentato di fermare il passaggio della carovana: una scena quasi comica.

Dicono che il Giro della Padania sia un'idea di Umberto Bossi, dunque sacra e inviolabile per il popolo del Carroccio. Noi italiani siamo fatti così: se il capo dello Stato parla di segnali allarmanti noi rispondiamo inventandoci una corsa. Altro che un punto in più d'Iva o la supertassa o la patrimoniale. La crisi si supera con la fantasia. Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico, ha in mente un torneo di calcetto fra ricchi e poveri, reddito dichiarato alla mano. Se vincono i ricchi, i poveri non andranno più in pensione. Se vincono i poveri potranno fare un giro su Ikarus, la barca a vela di Massimo D'Alema prima della vendita. Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, pensa invece a una gara di tiro alla fune da svolgersi nelle campagne di Montenero di Bisaccia: in palio ci sono prosciutti, quote sugli acquedotti comunali e un set di canottiere d'antan. Anche Lorenzo Cesa non è da meno: si è fatto prestare tutti gli oratori d'Italia per una mega torneo di palla prigioniera. I vincitori andranno con la Destra, i perdenti con la Sinistra, pur restando un gruppo unico.

Silvio Berlusconi ha in testa un solo sport, chiamiamolo così: è uno sport di resistenza, di contatto fisico, di volteggio. Avrebbe potuto coinvolgere anche dissidenti alla Italo Bocchino. Angelino Alfano, dopo aver consultato un sondaggio, ha preferito però suggerire un più tranquillo torneo di golf: «C'è buca e buca, gli italiani devono capirlo». Angelo Bonelli, della Federazione dei Verdi, ha indetto una gara di curling, giocato però con ghiaccio naturale, ad alta quota.

Tuttavia, per onestà, va detto che l'idea del Giro della Padania resta la più fantasiosa. Dietro a Bossi, devono esserci finissimi intellettuali, viaggiatori d'ingegno, eruditi ideatori di mappe. Com'è noto, la Padania (o Padanìa) non esiste, e mai esisterà, è un luogo invisibile come quelli creati da Italo Calvino, appartiene all'inventario delle contrade create da scrittori di tutti i tempi e di tutte le letterature.

La Società Ciclistica Alfredo Binda sta già preparando il Giro di Andorra, piccola repubblica dell'Europa meridionale, da non confondersi con lo staterello pirenaico omonimo. È un paese di strette vallate e campi pietrosi su scoscesi pendii. L'ha inventato Max Frisch e piace molto ai Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto. Bruno e Roberto Reverberi, padre e figlio, residenti a Ghiardo di Bibbiano, team manager e direttore sportivo della Colnago Cfs Inox, pensano invece al Giro di Bengodi, contrada situata in Berlinzone, terra dei Baschi. Vi sorge una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale abita gente che non fa altro che impastare maccheroni e ravioli. L'idea è di Boccaccio ma piace molto al Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo. C'è già lo sponsor: il signor Rana.

Il Coni, per non essere da meno, suggerisce il Giro della Terra di Mezzo, quella del Signore degli Anelli. La Terra di Mezzo trova il consenso di tutti partiti politici, proprio perché è di mezzo ed è utile alla mediazione e alla mediocrità. Del resto, alzare la media, come suggeriva Luciano Bianciardi, è la nostra unica possibilità di superare la crisi: l'età media, la statura media, la terza media, l'intelligenza media, l'onda media, la birra media, la produttività media e la media oraria del Giro della Padania.

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