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“Caro Lodo, evitiamo le scomuniche preventive”
18 Luglio 2009
Lettere e Interventi
Paolo Baldeschi

Caro Lodo, Il primo punto è se la legge 24/2009 della Regione Toscana, il ‘piano casa’, sia una buona legge. Io ho brevemente argomentato a favore. Non sto qui a ripetermi. Se si è di parere diverso si ha il dovere di argomentare diversamente. Il secondo punto è che una buona legge sulla carta può produrre effetti cattivi se i comuni non agiranno nello spirito del provvedimento, ma a seconda di interessi particolari o peggio. Non vedo niente di contraddittorio fra i due punti. Si ritorna perciò al nodo critico del governo del territorio in Toscana, ancora più critico quando si tratta di paesaggio. Un buon funzionamento della legge, e in generale del PIT implica che le responsabilità di tutela e gestione del paesaggio non siano delegate ai comuni singolarmente, ma attuate in forme di governo statutarie e con modalità allo stesso tempio più ampie e partecipate. La strada opposta è una gestione burocratica di leggi e PIT, con i comuni chiamati a autocertificare la propria conformità al piano regionale. Perché dovrei considerare inevitabile la seconda strada? Che senso avrebbero allora le critiche e le proposte avanzate su questi temi da me come da tanti altri (anche) su eddyburg?

Credo sia più interessante valutare il governo del territorio della Regione Toscana per le politiche reali piuttosto che emettere una scomunica preventiva. Con ciò esprimo, come te, un parere libero da ogni condizionamento, anche di linea politica.

Abbracci

risponde alla lettera di Lodo Meneghetti qui sotto nella stessa rubrica

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