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(red.)
Expo 2012 a Milano: la grande occasione per un vero rilancio
2 Ottobre 2005
Milano
Naturalmente "andrà aumentato il numero delle strutture". Anche l'onorevole Maurizio Lupi nel comitato promotore. Il Giorno, 2 ottobre 2005 (f.b.)

MILANO Le difficoltà non mancano, e d’altronde non potrebbe essere diversamente per un progetto di così ampia portata, ma la convinzione di portare a Milano l’Expo nel 2012 si rafforza sempre più fra i suoi principali promotori. Che domattina, alle 11.30 nella Sala Gialla di Palazzo Marino, illustreranno alla stampa i dettagli della candidatura già presentata in Consiglio comunale lo scorso 21 febbraio. In prima linea figurerà il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Giudice, di Forza Italia. che sarà affiancato dal presidente della Commissione Lavori Pubblici Fabrizio De Pasquale, dal consigliere comunale Manfredi Palmeri e dagli onorevoli Luigi Casero e Maurizio Lupi. «Ormai è un anno che siamo al lavoro per questo progetto - spiega Giudice - , da quando, cioè, Forza Italia chiese un emendamento al bilancio in previsione per il 2005 volto ad ottenere uno stanziamento per la presentazione della candidatura. Ebbene, la nostra richiesta è stata esaudita lo scorso dicembre e gode del pieno appoggio del sindaco Albertini, del Comune e della Regione, mentre nei prossimi giorni ascolteremo il parere della Provincia. Il prossimo passo, il più importante, sarà quello di riunire attorno ad un tavolo i privati interessati a sostenere l’Expo, perché senza il loro contributo l’impresa diventerebbe impossibile». In tal senso, però, Giudice si dichiara ottimista: «Siamo di fronte ad un evento che potrebbe segnare un deciso rilancio per Milano, come lo è già stato in passato per Siviglia e Lisbona, ed avere un consistente ritorno economico. Fra l’altro va ricordato che l’Expo concentra sì la maggior parte delle sue iniziative in un determinato periodo, la tarda primavera, ma in realtà rimane poi attivo tutto l’anno, attirando ogni mese un gran numero di espositori e di visitatori - sottolinea il presidente del Consiglio comunale. Alla luce di ciò, sono convinto che non si farà una gran fatica ad attrarre capitali, di cui Milano dispone in misura sostanziosa». Non è tutto: il progetto Expo 2012 viaggia a braccetto con un altro grande sogno, l’organizzazione delle Olimpiadi nel 2016. «Si sta agendo in sintonia, ma di certo per i Giochi le difficoltà sono maggiori, in primis perché Milano è ancora carente sul piano delle strutture sportive: per esempio manca uno stadio per l’atletica, uno per il nuoto ed il villaggio olimpico, anche se per quest’ultimo esiste già il progetto di realizzarlo a Rogoredo. In ottica Expo, invece, siamo messi decisamente meglio». Entriamo nei dettagli. «Beh, dal punto di vista delle strutture sfrutteremo il nuovo polo fieristico di Rho-Pero, così come la vecchia Fiera dove, in base al piano di recupero già attivo, sorgeranno nuovi edifici per l’esposizione e due alberghi - spiega Giudice. Non dimentichiamo, poi, che entro il 2012 potremo recuperare l’area di Garibaldi-Repubblica e disporre del nuovo Auditorium, oltre ad altre aree dismesse pronte per la riqualificazione. Di certo, andrà aumentato il numero delle strutture ricettive e alberghiere, al momento carente. Sotto l’aspetto dei collegamenti, invece, dovremmo avere in funzione almeno la metà della quarta linea di metrò che unirà Linate con il centro cittadino e Lorenteggio, dando la possibilità a tanti visitatori di raggiungere con più facilità la città». Le basi, insomma, non mancano, ma bisognerà poi battere la concorrenza delle altre città europee interessate: «Sarà fondamentale creare una forte lobby e avere appoggi in ogni angolo d’Europa. Per ora possiamo già contare su quello della Polonia, considerato anche il nostro gemellaggio con Cracovia, e con l’Ungheria: Budapest era interessata all’Expo, ma ha capito di non poter competere con Milano preferendo schierarsi al suo fianco».

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