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Giorgio Cecchetti
«Per la sublagunare non c’è una lira»
20 Agosto 2005
La metropolitana sublagunare
Secondo la Nuova Venezia del 1 agosto 2004 sindaco di Venezia e presidente dell'azienda dei trasporti hanno preso un abbaglio: i soldi non ci sono per la sublagunare. Resta la gravità di una strategia che minaccia la città: una strategia di cui il sindaco sembra il paladino e la maggioranza l'incerta spettatrice

«Per la sublagunare non c’è una lira» Da Roma Michele Vianello nega l’esistenza di un finanziamento

I soldi non ci sono. Il deputato Ds Michele Vianello ha in mano il Documento di programmazione economica e finanziaria varato dal governo e gela chi afferma che il governo ha trovato 290 milioni di euro per la metropolitana lagunare. E l’esponente diessino non risparmia battute polemiche nei confronti del sindaco e del presidente dell’Actv, che hanno diffuso la notizia ed espresso soddisfazione.

«Mi spiace che il sindaco Paolo Costa e Valter Vanni si siano lasciati trarre in inganno dal ministro Pietro Lunardi, bastava fare una verifica con i parlamentari dell’Ulivo per comprendere come la metropolitana lagunare di Venezia non sia finanziata» afferma Vianello. Sfoglia l’atto governativo tanto discusso e spiega: «Innanzitutto il Documento di programmazione economica e finanziaria detta solo gli indirizzi, non è un documento contabile, in secondo luogo non c’è traccia di metropolitana lagunare».

Ci sono però gli allegati e nel documento presentato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal titolo «Programmare il territorio, le infrastrutture, le risorse», si trova traccia della infrastruttura veneziana: «A pagina 126-127 - legge Vianello - c’è una tabella, la 2.1 intitolata Aggiornamenti e proposte, con la voce metropolitana lagunare dove si nominano altre grandi opere, a fianco due colonne, nella prima sono segnalati i costi degli interventi, nella seconda le disponibilità finanziaria. Orbene, per la metropolitana di Venezia il costo segnalato è di 290 milioni di euro e sotto la voce disponibilità si legge: verifica-ricorso a forme di partnerariato pubblico e privato».

A questo punto il deputato diessino trae le sue considerazioni: «Il centro-sinistra oggi (ieri per chi legge: ndr) ha votato contro il Dpef anche perchè proprio tra le promesse e le cifre esiste una differenza sostanziale. Vorrei ricordare al duo Costa-Vanni che il ministro Lunardi, per grattare il fondo del barile, è costretto a far pagare ai cittadini italiani il pedaggio su 420 chilometri di strade dell’Anas». Insomma i soldi non ci sono e non solo per la metropolitana lagnare, «e allora perchè litigare su cose inesistenti?» chiede polemicamente Vianello.

E’ noto che il deputato veneziano è critico non tanto sulla necessità della metropolitana, ma sulle procedure scelte dal Comune per arrivarci. Sostiene che con il sistema previsto ogni decisione verrebbe sottratta alla città passando in mano allo Stato

Costa: «Opera fondamentale» Vanni: «Collegamento col Lido»

296 milioni di euro per la sublagunare. E’ questa la cifra stanziata nel Dpef secondo le informazioni in possesso del presidente di Actv Valter Vanni. Che spiega: «Con altri 50 milioni di euro reperiti dal raggruppamento di imprese, si puo’ prevedere grazie ai 70 milioni di euro in più concessi dallo Stato alla sublagunare di realizzare anche il collegamento da Arsenale al Lido, che costerà 120 milioni euro in più dei 340 milioni già stabiliti per il primo tratto di sublagunare. E’ una opportunità straordinaria da cogliere, nell’interesse di 17 mila persone che vivono nell’isola ma lavorano in centro storico o in terraferma». L’annuncio del finanziamento per la sublagunare insomma riapre immancabilmente la discussione sul prolungamento fino al Lido della linea veloce di collegamento. Vanni invita la giunta comunale a decidere e sostenere la necessità di allungare la tratta finora ipotizzata da Tessera alla Fondamenta Nuove. Ma nella maggioranza di centrosinistra sulla Sublagunare non c’è ancora un consenso dichiarato. Anzi, i Verdi continuano a dire di No. «Siamo contrari, l’abbiamo ribadito anche nel documento di discussione nella maggioranza in vista delle prossime elezioni e chiediamo prima di tutto una valutazione di impatto ambientale ma anche una analisi socio-economica e sulle alternative», spiega il prosindaco Gianfranco Bettin. E la parlamentera Luana Zanella: «L’impegno del governo sulla Sublagunare è frutto di un accordo che ha travalicato le sedi istituzionali, in particolare il Consiglio comunale». Valter Vanni assicura che la valutazione di impatto ambientale si farà. «Per avere i finanziamenti serve la valutazione di impatto ambientale. Bisognerà ora produrre uno studio di impatto ambientale e poi ottenere la valutazione dalla Provincia». Stessa conferma arriva dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Corsini. «La legge obiettivo non cancella la valutazione di impatto ambientale ma la anticipa alla progettazione preliminare», spiega l’assessore.

«La sublagunare è una opera fondamentale: lo certifica anche l’impegno economico del Governo» dice invece il sindaco di Venezia Paolo Costa. «I fondi stanziati nel Dpef per la sublagunare e la dimensione dell’intervento economico - spiega Paolo Costa - non devono sorprendere. Anzi: il fatto che l’impegno dello Stato sia superiore a quello atteso, pur in un periodo non facile, certifica l’importanza del progetto. Si dimostra che la sublagunare è un’opera fondamentale. Se già oggi la sublagunare risponde all’assoluta necessità di collegamento tra Venezia e l’aeroporto, domani costituirà l’indispensabile collegamento tra Venezia e l’alta velocità della rete europea, che avrà un suo snodo - come il casello di un’autostrada - proprio nella zona di Tessera. Anche gli stanziamenti del Governo, quindi, confermano la validità e l’utilità di un progetto che affronta il problema dell’adduzione a Tessera nel rispetto dell’ambiente lagunare, su cui risulta non impattante». L’iter comunque non cambia. «Andiamo avanti con l’iter stabilito, che prevede da una parte lo Studio di Impatto ambientale, e dall’altra un’ampia consultazione, perché la città sia pienamente consapevole della validità e della centralità del progetto». (m.ch.)

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