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CPRE - Campaign to Protect Rural England
Il tuo comune sta distruggendo la campagna?
4 Agosto 2005
Consumo di suolo
Un breve documento sullo spreco di suolo (luglio 2005) e le praticabili alternative allo sprawl (f.b.)

Titolo originale: Is your council wasting the countryside?– Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

L’Inghilterra ha bisogno di centinaia di migliaia di nuove abitazioni nel prossimo decennio, per venire incontro alla crescita della popolazione e alla caduta di dimensione delle famiglie. Ma queste nuove abitazioni consumano più terreno di qualunque altro tipo di insediamento, diffondendosi su tutta la campagna, e portando con sé nuove strade e traffico aggiunto. Contemporaneamente, esistono enormi aree di terreni abbandonati e edifici degradati nelle nostre città e cittadine, che danneggiano i quartieri vicini.

La soluzione: riusare gli spazi e abbandonare l’uso delle basse densità.

La Campaign to Protect Rural England da tempo sostiene che dovremmo usare questi spazi un tempo urbanizzati, ma ora sottoutilizzati o abbandonati, detti brownfield land, prima di costruire sull’aperta campagna, o greenfield land. I costruttori potrebbero anche riportare alla vita alcuni edifici abbandonati o sottoutilizzati, convertendoli ad abitazioni.

Allo stesso tempo, dovremmo smettere di costruire nuove case a densità dispendiosamente basse, inferiori alle 30 abitazioni ettaro [il “ twelve per acre” manualistico di Raymond Unwin, fissato nel 1902 con la città giardino, n.d.T.] che sono diventate la norma. Costruendo a densità più alte – non alte in senso assoluto – si utilizza il terreno in modo più efficiente e si salva la campagna. Ed esistono altri benefici ambientali, rinunciando alle basse densità. Si creano comunità più compatte, dove abitazioni, luoghi di lavoro, negozi e servizi sono più vicini gli uni agli altri, i trasporti pubblici sono più economicamente efficienti e le persone trovano più comodo camminare o andare in bicicletta, piuttosto che basarsi sull’uso dell’automobile.

Riuso dei terreni e conversioni

Nel 1998 il governo ha iniziato una politica per le abitazioni che aveva l’obiettivo di far realizzare il 60% di tutte le nuove case su terreni già edificati entro il 2008. Si tratta di un obiettivo raggiunto concretamente nel 1999, e questo suggerisce che si potrebbe fissare un obiettivo superiore.

Costruire a densità più elevate

La politica per le abitazioni del governo indica un’oscillazione da 30 a 50 abitazioni ettaro per le nuove costruzioni, e densità più alte per le aree vicine ai centri città, o con buoni collegamenti di trasporto. Le ultime statistiche indicano che le densità ora si stanno avvicinando al centro di questi estremi, con una media densità di 39 abitazioni ettaro nel 2004.

Abbondanza di spazio

Nella sua azione contro le basse densità, la CPRE non sostiene che dovremmo costruire solo case multifamiliari, o che i nuovi insediamenti debbano essere sviluppati in altezza. Niente di tutto questo. Si possono realizzare case unifamiliari spaziose, con un proprio giardino e parcheggi per le auto, con densità di 50 abitazioni per ettaro. Vogliamo nuove case di qualità, articolate per vari tipi: abitazioni di dimensioni generose con giardino per famiglie con bambini, e insieme case più piccole per le famiglie più piccole.

Il vostro comune distrugge la campagna?

Il vostro comune dà i permessi per le nuove costruzioni. La CPRE vuole esercitare pressioni sui costruttori perché facciano il massimo uso dei terreni brownfield, e perché non vengano autorizzate nuovi insediamenti a distruttive basse densità.

Nota: qui il testo originale, insieme alle altre iniziative al sito della Campaign to Protect Rural England (f.b.)

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