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Donna Jones
Watsonville vuole una zona industriale
27 Novembre 2004
Megalopoli
La necessità di posti di lavoro, quella di tutela ambientale, gli interessi particolari e quello generale. Una storia di "ordinaria amministrazione" del piano e dei relativi conflitti, da una lontana cittadina, con gli ordinari elementi di interesse e particolarità. Dal Santa Cruz Sentinel online, 28 settembre 2004 (fb)

Titolo originale: Watsonville renews push to create industrial park– Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini



WATSONVILLE — Vogliono creare centinaia di nuovi posti di lavoro, i rappresentanti della città, e hanno trovato un accordo per iniziare le procedure di annessione che trasformerebbero i terreni agricoli a destinazione industriale.

Il consiglio municipale esaminerà oggi la proposta di annettere 40 ettari, noti col nome di proprietà Manabe/Burgstrom, da inoltrare all’agenzia regionale responsabile per la revisione dei confini.

La proposta di annessione, elemento chiave della strategia economica della città, segue di cinque anni la bocciatura di un progetto simile da parte della Santa Cruz Local Agency Formation Commission, a seguito di alcune opposizioni. I rappresentanti della Città ritengono che i tempi – e l’atteggiamento - siano cambiati.

”Il momento è quello giusto” crede il sindaco Judy Doering-Nielsen. “Non conto i voti finché non sono stati espressi ... [ma] credo che il consiglio sia favorevole [all’annessione], e spero che anche la LAFCO veda le cose nello stesso modo ... Abbiamo bisogno di posti di lavoro”.

Il terreno, un appezzamento a forma di “L” ai margini occidentali della città, è il posto giusto per l’industria leggera, dice la signora Doering-Nielsen. Delimitato da una parte dalla zona industriale “pesante” della città lungo West Beach Street, e da nuove lottizzazioni residenziali sull’altro lato, si collega alla Highway 1 dalla vicina Riverside Drive.

In un’assemblea alla LAFCO nel 1999, centinaia di residenti si erano opposti gli uni agli altri, pro o contro l’annessione. Quelli a favore insistevano sul fatto che l’insediamento avrebbe generato posti di lavoro e entrate fiscali per il comune. I contrari erano preoccupati per la perdita di terreni agricoli, i danni alle zone umide e una potenziale espansione disordinata lungo il tracciato della Highway 1.

Dopo il no della LAFCO, rappresentanti dei vari gruppi di interesse (agricoltori, ambientalisti, imprenditori, politici) si sono riuniti a definire uno schema generale di crescita urbana. Il risultato si chiama Measure U: un piano di crescita per 25anni approvato dal 62 per cento degli elettori nel novembre 2002.

Measure U richiede che la città annetta i terreni Manabe/Burgstrom, insieme a circa 200 ettari nella zona di Buena Vista a ovest del Watsonville Municipal Airport, e a 30 ettari nell’area Atkinson Lane a sud della città.

La zona Manabe/Burgstrom è considerata il primo test per Measure U, mentre Buena Vista, un’area rurale che ha espresso forte resistenza all’annessione, può rivelarsi un caso più controverso.

Lisa Dobbins è direttore esecutivo della Action Pajaro Valley, l’agenzia non-profit formata per l’attuazione del piano Measure U. Anche lei ritiene che la situaizone sia cambiata rispetto al 1999.

Il lavoro per sviluppare un piano ha consentito alla gente di vedere “un quadro più ampio”, la necessità di un equilibrio fra residenza e crescita dei posti di lavoro, afferma Dobbins.

”Ero presente quando hanno liquidato la questione all’udienza della LAFCO” dice. “Dove aver visto quello, è sorprendente notare quanta strada abbiamo fatto in cinque anni ... È incoraggiante vedere che la città non è in guerra con la comunità, ma c’è collaborazione”.

Un esempio di questo nuovo rapporto è il sostegno della Watsonville Wetlands Watch all’annessione.

Marian Martinez, membro del gruppo ambientalista e residente della città, definisce l’impegno dell’amministrazione per il sistema delle paludi “un cambio di centottanta gradi”.

”Il vecchio progetto era semplicemente di annettere i terreni e destinarli all’urbanizzazione, senza riconoscere l’importanza della palude” dice.

Ma negli anni recenti, l’amministrazione ha dimostrato una nuova considerazione per la tutela dell’ambiente, con gli sforzi per sviluppare un sistema di percorsi attraverso le zone umide e un piano per il recupero della palude. Questo ha provocato un ribaltamento nelle prospettive del gruppo ambientalista, riguardo al futuro dell’area Manabe/Burgstrom.

”Abbiamo bisogno delle zone umide per la salute generale della valle” dice Martinez. Contiamo sull’annessione per raggiungere questo scopo”.

Il Santa Cruz County Farm Bureau, che si era opposto al precedente tentativo di annessione, non sembra incline ad opporsi al nuovo piano, dato che è parte della Measure U, afferma Jim Rider, che rappresenta il gruppo ai negoziati di Action Pajaro Valley. Ma distingue, fra il non opporsi e il sostegno all’annessione. La comunità degli agricoltori non rinuncerà alle buone terre coltivabili Manabe/Burgstrom senza guadagnarci qualcosa in cambio.

”È un grosso compromesso” afferma Rider. “Ma [ Measure U] ha messo le aree critiche, le zone agricole migliori, al sicuro, incoraggiando la crescita urbana verso zone con terreni poveri, come l’area di Buena Vista “.

Nota: qui il testo in originale al sito del Santa Cruz Sentinel online; per un esempio di assemblea partecipata locale, anche se su temi diversi come quello parallelo della residenza, un link al Watsonville Livable Community Workshop (fb)

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