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Alberto Vitucci
«Giudicatemi da quello che farò, non per la bellezza»
4 Luglio 2015
Terra acqua e società
«Intervista alla neo presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, 27 anni, laureata in Legge. "Non ho esperienza in politica, ma giudicatemi da ciò che farò, non da una vecchia foto"». Forse il boss Brugnaro l'ha fatta eleggere perché è femminista.

«Intervista alla neo presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, 27 anni, laureata in Legge. "Non ho esperienza in politica, ma giudicatemi da ciò che farò, non da una vecchia foto"». Forse il boss Brugnaro l'ha fatta eleggere perché è femminista. La Nuova Venezia, 4 luglio 2015

Da miss a presidente. E in mezzo il lavoro, gli studi e la laurea in legge. Le sue foto da ragazzina stanno facendo il giro del web. Commenti non sempre signorili, battute. Paragoni con le “veline” del governo Berlusconi. Ma anche gente che si mobilita in sua difesa. Eccola Ermelinda Damiano, detta Linda, 27 anni, la nuova presidente del Consiglio comunale di Venezia. Giovane, gentile, educata. Una faccia nuova eletta al vertice dell’assemblea municipale con i voti della maggioranza Brugnaro, 25 su 36.

Una storia particolare, il padre che lascia la famiglia quando lei è piccola, la madre bidella costretta ad arrangiarsi. Il viaggio da Napoli e l’arrivo a Venezia alla ricerca di un lavoro. E adesso il lancio nella politica. Luigi Brugnaro che vince le elezioni, lei che diventa consigliera e dopo pochi giorni, presidente. La più giovane nella storia di Ca’ Loredan a soli 27 anni.

Contenta?
«Molto. Ma la gioia della nomina me l’hanno subito rovinata, la prima sera. Hanno detto che facevo la modella, la ballerina».

Non è vero?
«Ho lavorato per pagarmi gli studi. Ho fatto anche l’accoglienza in discoteca, non certo la ballerina, portavo la gente ai tavoli. Non mi pare un crimine. Lavoro da quando avevo 15 anni, ho cominciato al liceo, nei mesi estivi, quando gli altri andavano al mare. Per aiutare mia madre. Siamo solo io e lei. Ho un fratello ma non lo vedo da tanti anni. Ho fatto la commessa, la barista al bar dell’orologio. Non mi vergogno, anzi».

Gli studi adesso li ha finiti.
«Sono laureata in giurisprudenza, mi sarebbe piaciuto che qualcuno lo avesse ricordato invece di cercare le mie vecchie foto in costume per mettermi in cattiva luce. Sto facendo pratica in uno studio legale di Mestre».

Dall’avvocato Giorgio Chinellato, già consigliere comunale della Margherita, ex presidente della Reyer basket femminile. Come lo ha conosciuto?
«Ho portato il curriculum a tutti gli avvocati della città come si fa in questi casi. Lui mi ha risposto. Non ho mai chiesto l’aiuto di nessuno, mi sono sempre arrangiata da sola. Da quando siamo venuti con mia mamma da Napoli. Mia mamma, il grande pilastro della mia vita».

È vero che faceva la ballerina al Molo 5?
«No. Al Molo 5 ho lavorato, sì. Accompagnavo ai tavoli la gente. Sempre per lo stesso motivo: guadagnarmi due lire e pagarmi l’Università. Ho fatto anche la modella, certo. Se volevo potevo andare avanti nel mondo dello spettacolo ma non mi interessava. Ho preferito laurearmi e dal dicembre 2013 ho cambiato vita».

Quando ha conosciuto Luigi Brugnaro?
«Quattro anni fa. Volevo lavorare anche la domenica, ho trovato questa occasione. Ne ho parlato con lo staff, mi hanno preso per fare la hostess alle partite della Reyer. Con me è stato molto gentile».

Quando nasce la sua candidatura a presidente?
«Ne abbiamo parlato in gruppo. Si è pensato di lanciare una persona giovane, una donna. Le donne sono sempre state ai margini della politica».

Pensa di avere i requisiti per ricoprire quel ruolo? Che esperienze ha in politica?

«In politica nessuna esperienza. Ma penso di poter dare il mio contributo, anche sugli aspetti legali vista la mia laurea in giurisprudenza. Quello che chiedo è di essere giudicata in base al mio lavoro e non a qualche vecchia foto».

Non la spaventa questo nuovo ruolo?
«Direi di no. Ho già cominciato a lavorare, ho inviato mail a tutti i gruppi per avviare l’attività. Aspetterò lunedì per sapere i nomi di tutti i capigruppo, poi convocherò credo giovedì la conferenza dei capigruppo».

Quando sarà il primo consiglio comunale?«Credo tra una decina di giorni. Ci sono da affrontare molte questioni, a cominciare dal bilancio. Quest’anno le ferie ce le scordiamo».

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