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Vettor Maria Corsetti
«La Laguna va vincolata contro lo scavo del canale Contorta»
30 Marzo 2015
Venezia e la Laguna
Venezia: il candidato sindaco che voglia i nostri voti si impegni formalmente a difendere la Laguna, adoperando gli strumenti e le persone adeguate a questo compito. La richieste di una importante rete di associazioni veneziane. Il Gazzettino, 30 marzo 2015

Venezia: il candidato sindaco che voglia i nostri voti si impegni formalmente a difendere la Laguna, adoperando gli strumenti e le persone adeguate a questo compito. La richieste di una importante rete di associazioni veneziane. Il Gazzettino, 30 marzo 2015
«La Laguna va vincolata contro lo scavo del canale Contorta» «La laguna di Venezia è ufficialmente vincolata, salvaguardata e tutelata, ma dal Mose al progetto di scavo del canale Contorta, soggetta a scempi inenarrabili. Al nuovo sindaco chiediamo un cambiamento radicale e l'impegno di non comportarsi come il suo predecessore. E sollecitiamo la liberta di ricerca: per porre fine a un sistema che al di la dei casi di corruzione e concussione ha goduto dell'appoggio di certa scienza, e perché a dettare le scelte d'ora in avanti non sia più il business».

Forte e chiaro l'invito di Armando Danella di Ambiente Venezia a un aspirante primo cittadino (mai nominato, ma facilmente identificabile nel candidato del centrosinistra Felice Casson) a battersi in prima persona «per la riaffermazione della centralità della laguna e del suo ecosistema». Non meno decisivi, secondo il portavoce dell'associazione, «la messa al bando dai futuri confronti di chi, a cominciare dal Consorzio Venezia Nuova, ha concorso all'affermazione di un sistema devastante. Oltre a una governance unica della laguna e alla più rigorosa applicazione di tutte le direttive comunitarie in materia».
Le richieste di Danella hanno aperto a San Leonardo il dibattito pubblico «Europa chiama Venezia», dove i contenuti delle direttive Ue sono stati approfonditi da Lorenzo Bonometto (Società veneziana di scienze naturali), Maurizio Ferla (Ispra Laguna) e Antonio Rusconi (Gruppo 183).
Constatazione comune il fatto che «queste, pur importantissime, non sono sufficienti. Perché altrettanto fondamentale è come vengono applicate e da chi». E che «la natura va difesa comunque e dovunque, sollecitando una visione più ampia delle direttive 79/409 e 92/43 su specie e ambienti pregiati e di quella 2008/56 su ambiente marino e diversità e qualità dell'aria». Non minore l'attenzione per le direttive «Acque» e «Alluvioni» del 2000 e del 2007: «Qui ci si comporta come non esistessero. Noi, al contrario, vorremmo fossero recepite indipendentemente dalla legge speciale», ha concluso Danella.
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