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Lista Tsipras, il lavoro da fare
1 Febbraio 2014
Sinistra
Ecco come andare avanti per costituire, almeno per le elezioni europee, una lista di sinistra anche in Italia. Lo propongono Bar­bara Spi­nelli, Andrea Camil­leri, Luciano Gal­lino, Paolo Flo­res d’Arcais, Marco Revelli, Guido Viale.
Ecco come andare avanti per costituire, almeno per le elezioni europee, una lista di sinistra anche in Italia. Lo propongono Bar­bara Spi­nelli, Andrea Camil­leri, Luciano Gal­lino, Paolo Flo­res d’Arcais, Marco Revelli, Guido Viale.

Eddyburg aderisce. Il manifesto, 1 febbraio 2014
Vogliamo rin­gra­ziare tutte e tutti coloro che hanno fir­mato l’appello per una lista di cit­ta­di­nanza uni­ta­ria e apar­ti­tica che pro­muova la can­di­da­tura di Ale­xis Tsi­pras a Pre­si­dente della Com­mis­sione euro­pea alle pros­sime ele­zioni euro­pee. Gra­zie al vostro impe­gno abbiamo supe­rato le 14.000 firme in meno di nove giorni, nono­stante il silen­zio della stampa e dei media. Tut­ta­via le ade­sioni rac­colte (tra cui nomi della cul­tura, della scienza, dell’arte, del gior­na­li­smo e dello spet­ta­colo) sono una goc­cia nel mare delle elet­trici e degli elet­tori che vogliamo e dob­biamo rag­giun­gere. Non inten­diamo infatti rivol­gerci solo all’elettorato della sini­stra cosid­detta radi­cale, ma molto al di là. A quanti non votano più per­ché delusi o disgu­stati dalla poli­tica uffi­ciale o, non vedendo più l’utilità dell’Europa, con­se­gnano il pro­prio destino agli attuali «equilibri».

A chiha votato Pd con­tro­vo­glia, per­ché in asso­luto disac­cordo con l’accettazione supina dei trat­tati euro­pei che ci con­dan­nano all’austerità e alla rovina. A chi ha votato Cin­que Stelle, mal­grado una lea­der­ship poten­zial­mente auto­ri­ta­ria e ondi­vaga, in assenza di una alter­na­tiva credibile.

Rico­no­scersi nella figura di Ale­xis Tsi­pras, che ha costruito una forza elet­to­rale mag­gio­ri­ta­ria non su tema­ti­che e appelli dema­go­gici anti­eu­ro­pei­sti, ma su un impe­gno con­creto a rine­go­ziare i trat­tati e il fun­zio­na­mento dell’Unione euro­pea, rende evi­dente la posta in gioco di que­ste ele­zioni: un dise­gno auten­ti­ca­mente euro­pei­sta, con­tro l’ipotesi della can­cel­liera Mer­kel e di Shulz di pie­gare l’Europa alla stessa logica della Grosse Koa­li­tion tedesca.

Per tutti noi che abbiamo ade­rito e per quelli che ade­ri­ranno a que­sto pro­getto le cose comin­ciano dun­que ora. È asso­lu­ta­mente neces­sa­rio orga­niz­zarci al più pre­sto, per­ché il tempo stringe e le cose da fare sono tan­tis­sime.

Dob­biamo dare un nome alla lista, defi­nirne ulte­rior­mente il pro­gramma, sce­gliere i can­di­dati, creare strut­ture ope­ra­tive e comi­tati di soste­gno nazio­nali e locali, rac­co­gliere entro il 14 aprile le firme neces­sa­rie alla pre­sen­ta­zione della lista (oltre 150.000; 30.000 per cia­scuna delle cin­que cir­co­scri­zioni e almeno 3.000 in ogni Regione, com­prese le più pic­cole, su moduli uffi­ciali che inclu­dano già il nome dei can­di­dati!), nomi­nare uno o più teso­rieri e rac­co­gliere i fondi per finan­ziare la cam­pa­gna elet­to­rale in maniera auto­noma e indipendente.

Abbiamo deciso la via della rac­colta delle firme, anzi­chè ten­tare di appog­giarci a qual­che forza pre­sente in Par­la­mento, per sot­to­li­neare l’autonomia della lista che con voi costrui­remo, e per­ché lo sforzo per la rac­colta delle firme rap­pre­senta un buon ini­zio della cam­pa­gna elettorale.

I sei pro­mo­tori saranno i garanti dei prin­cipi apar­ti­tici, demo­cra­tici, inclu­sivi e orien­tati a un fede­ra­li­smo che pro­muova il rin­no­va­mento radi­cale delle isti­tu­zioni dell’Unione euro­pea, scon­giu­rando così inter­fe­renze o ten­ta­tivi di appro­pria­zione del pro­getto che già in pas­sato hanno fatto fal­lire ana­lo­ghe ini­zia­tive, nate con intenti altret­tanto unitari.

Entro pochi giorni lan­ce­remo una con­sul­ta­zione on-line per deci­dere il nome della lista, alle­gando un invito al suo finan­zia­mento, e atti­ve­remo un comi­tato ope­ra­tivo, che potrà ampliarsi in seguito, secondo le esi­genze che emer­ge­ranno. Invie­remo una mail per for­nire a tutti le moda­lità per entrare in con­tatto con i fir­ma­tari della stessa zona e con loro avviare la costi­tu­zione di comi­tati pro­mo­tori locali, indi­cando al con­tempo refe­renti che fac­ciano da col­le­ga­mento con i garanti.

Alle asso­cia­zioni, comi­tati di lotta, club, orga­niz­za­zioni poli­ti­che, cul­tu­rali, civi­che e ambien­ta­li­ste, non­ché ai par­titi che inten­dono soste­nere il pro­getto man­te­nendo una loro auto­no­mia ope­ra­tiva, pro­po­niamo di asso­ciarsi a livello nazio­nale e a livello locale in uno o più comi­tati di soste­gno alla lista, secondo il modello adot­tato per il refe­ren­dum per l’acqua.

Nella lista, in coe­renza con il pro­gramma, potranno venir can­di­date per­sone, anche con appar­te­nenze par­ti­ti­che, che non abbiano avuto inca­ri­chi elet­tivi e respon­sa­bi­lità di rilievo in un par­tito nell’ultimo decen­nio; le pro­po­ste rela­tive alle can­di­da­ture dovranno essere pre­sen­tate entro e non oltre il 16 feb­braio, poi­ché il 22 dello stesso mese ini­zierà la rac­colta delle firme e per quella data i can­di­dati dovranno essere noti e in regola con le pra­ti­che di accet­ta­zione; saranno fis­sate regole rigide sulla con­du­zione della cam­pa­gna elet­to­rale, sta­bi­lendo che i fondi che ogni can­di­dato avesse even­tual­mente a pro­pria per­so­nale dispo­si­zione ven­gano divisi con il comi­tato ope­ra­tivo, in modo che le spese per­so­nali non supe­rino una per­cen­tuale fissa della spesa complessiva.

Il 24 di feb­braio ini­zierà la rac­colta delle 150.000 firme che rap­pre­senta il mag­giore sforzo a cui sarà sot­to­po­sta l’organizzazione che tutti insieme saremo riu­sciti a met­tere in piedi per quella data.

Quello che stiamo atti­vando tutti insieme è un pro­getto nuovo: nei sog­getti pro­mo­tori, nel per­corso, nelle moda­lità. Per que­sto richiede a cia­scuno la capa­cità di pen­sarsi den­tro un per­corso col­let­tivo e non in quanto inter­prete di istanze di parte. Que­sta è la dif­fi­coltà mag­giore e biso­gna esserne consapevoli.

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