loader
menu
© 2024 Eddyburg

Civati sempre più anti-Renzi: «Nuovo gruppo con 12 senatori»
15 Febbraio 2014
Articoli del 2014
Verso la rottura del pasticciacciobrutto. targato PD?. Vedremo che cosa faranno domani, e poi alle elezioni per il Consiglioeuropeo. L’Unità, 15 febbraio 2014

L’Unità, 15 febbraio 2014


Dopo due mesi di (quasi) silenzio dopole primarie dell’8 dicembre, Pippo Civati sembra deciso a tornare a far rumore.Il successo di pubblico del suo no al governo Renzi giovedì in direzione (ilsuo intervento ha ottenuto più visualizzazioni di quello del segretario suYoudem) lo ha spinto ad alzare i toni. E così ieri sul blog è apparso un postdal titolo: «Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra. Recupero una dozzinadi senatori. Poi vado da Renzi e gli dico il contrario di quello che propongonoFormigoni e Sacconi. Nuovo Centro Destra contro Nuovo Centro Sinistra». Segueuna lista di temi di sinistra, dalle nozze gay alla legalizzazione delle drogheleggere. «E vediamo come va a finire...».

Sembra una provocazione, una dellebattute che hanno reso celebre il deputato di Monza. Ma non lo è. È un’idea, ancorain embrione. «Non è una battuta, perché sicuramente noi il protagonismo dentroe fuori il Parlamento lo vorremmo. Quando ci saranno le trattative per questopatto per il governo ci va Renzi e Alfano o c’è anche una soggettività del Pddiversa? C'è ancora la sinistra in questo Paese?», ha detto Civati a Genova,durante un tour nel Nord a sostegno dei suoi candidati alle segreterieregionali. E ancora: «È tutto il giorno che incontro persone che mi chiedono diuscire dal Pd». «Scissione? Più che altro si stanno scindendo gli elettori», haaggiunto Civati. «Noi governiamo il Paese con una maggioranza che nonrappresenta nemmeno il 50% degli elettori. È una cosa enorme. Pensiamo diandare avanti così con un governo non di emergenza ma politico fino alla finedella legislatura? Al congresso del Pd nessuno aveva fatto una proposta diquesto tipo».

Civati si schiera a difesa di Letta,definisce «ingeneroso» il trattamento ricevuto dal premier uscente, una«manovra da vecchia politica». E spiega: «Il problema non è cambiare Letta conRenzi. Il problema è fare un governo di legislatura con Alfano. E le ragionidella sinistra devono pesare almeno quanto quelle di Formigoni...».

I numeridel Senato fanno riflettere. Con Civati si sono schieratialle primarie 7 senatori. Tra questi LauraPuppato, che in direzione ha votato con la maggioranza. Ne restano sei, tra cuiFelice Casson, Walter Tocci e Corradino Mineo. Considerati i margini ristrettidella maggioranza, anche una piccola pattuglia di dissidenti potrebbe renderela vita del nuovo governo complicata. Soprattutto se non arriverà nessunsoccorso da Sel e dal M5S. «Con Ncd non siamo d’accordo su quasi nulla», spiegaCasson. «E in questi mesi gli scontri in Senato sono stati continui. Se ilnuovo governo pensa di appiattirsi sull’asse con Ncd sarà un disastro». «Siamogente responsabile, non abbiamo nessuna intenzione di fare la guerra al Pd e aRenzi», aggiunge l’ex pm. «Ma daremo battaglia sui contenuti, come abbiamofatto su F35 e voto di scambio politico mafioso».

Mineo rincara: «Un governo sotto ilricatto di Alfano non conviene neppure a Renzi, forse fa comodo anche a lui chesi coaguli un’area di sinistra che consenta al premier di riequilibrare il pesodi Ncd. Un’area a cui potrebbero guardare anche i senatori di Sel e alcunidissidenti del M5S». «Noi non vogliamo rompere o sabotare», aggiunge Mineo. «Maserve una mossa per evitare una maggioranza fotocopia di quella di Letta, chesarebbe la fine del Pd».

ARTICOLI CORRELATI
31 Dicembre 2014

© 2024 Eddyburg