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Edoardo Salzano
«Nuove idee per la Sardegna»: perché ho detto no
7 Novembre 2013
Sardegna
Un intervento nel dibattito sulla pianificazione paesaggistica della Sardegna, vivacemente sviluppato nei "commenti" in calce ad alcuni articoli su
eddyburg. Una informazione e un paio di domande in una lettera aperta

Su eddyburg si è aperto un vivace dibattito non tanto sul nuovo “piano paesaggistico dei sardi” della giunta Cappellacci quanto sul fatto che un gruppo di docenti e ricercatori della Facoltà di architettura di Alghero, alcuni dei quali miei ottimi e stimatissimi amici, abbiano partecipato all’iniziativa, denominata “Sardegna nuove idee”, avviata dalla giunta Cappellacci nel giugno 2011. La discussione è nata in occasione della pubblicazione su eddyburg di due articoli di Sandro Roggio, nei quali si criticava il fatto che quel gruppo di esperti avesse accettato di contribuire all’iniziativa dell’attuale presidente della Regione. Gli esperti si sono sentiti offesi dalle parole di Roggio, hanno chiesto spiegazioni, Roggio le ha date come ha creduto necessario e il dibattito è proseguito. Chi volesse seguirlo può andare in fondo agli articoli di Roggio e Alfredo Franchini pubblicati sulla Nuova Sardegna il 27 settembre scorso, cui ho dato il titolo “il Pinocchio dei sardi fa ancora il misterioso”. Chi è interessato all’argomento veda anche i commenti agli articoli di Marcello Madau e Costantino Cossu, sul manifesto del settembre, raccolti su eddyburg col titolo "Sardegna tra cemento e buche ”. Intervengo sull’argomento non solo per segnalare la discussione aperta (in un luogo, ahimè, un po’ nascosto). Non intervengo qui nel merito di quel dibattito ma per fornire un’informazione e per porre agli amici di Alghero due domande.

L’informazione


Anche a me l’amministrazione regionale aveva chiesto di partecipare all’iniziativa “Sardegna nuove idee”, ma avevo rifiutato per due ragioni tra loro strettamente legate. Perché avevo collaborato alla redazione del piano paesaggistico della Giunta Soru, ancora vigente dal 2006, condividendone in pieno l’ispirazione culturale e politica, le motivazioni, e la massima parte delle scelte di merito (chi fosse interessato ad approfondire le ragioni della mia scelta e le mie posizioni di merito può leggere al mio antico scritto “La filosofia del Piano" del 2006, oppure al libro collettaneo Lezione di piano, ( 2013, Corte del fçntego editore)). L’altra e conseguente ragione era che ero nettamente contrario alle scelte della Giunta Cappellacci (in merito alla società, alla cultura, all’economia, alla politica in Italia e in Sardegna). L’aver vissuto per quasi mezzo secolo la politica dei partiti e quella della società civile, come quella delle istituzioni culturali mi ha certamente aiutato a comprendere che quell’invito, e quella iniziativa, altro non erano che il tentativo di coprire sotto il manto del consenso culturale una operazione di ulteriore devastazione fisica, sociale, culturale e morale della Sardegna. Del resto, quelle della Giunta Cappellacci non erano stare solo dichiarazioni elettoralistiche, cattive intenzioni che saggi consiglieri potevano sperare di correggere. Nella realtà la maggioranza guidata da Cappellacci aveva cominciato a cancellare subito le tutele del PPS di Soru con le leggi per i campi da golf (2009) e per il “piano casa” (2011), entrambi pesantemente derogatori del PPR. Non dubito che dalle discussioni che si sono sviste attorno ai tavoli del progetto “Nuove idee per la Sardegna siano venuti contributi scientifici interessanti. Ma per me, come per Leonardo Benevolo “l’urbanistica è una parte della politica” credo fermamente nella inscindibilità delle tre componenti della città, (urbs, civitas, polis) e quindi non potevo chiudere gli occhi dinnanzi alle conseguenze politiche delle azioni cui, come urbanista, collaboro.

Due domande

Ecco allora la prima domanda che vorrei rivolgere agli amici di Alghero: che cosa non condividete di questa mia posizione, in che cosa la ritenete errata, o comunque non condivisibile né, nei fatti, condivisa? La loro risposta a questa domanda mi interessa molto, soprattutto sul piano personale. Ma poi, come cittadino e amante della bellezza e della storia e nemico di ogni mercificazione dei patrimoni comuni, mi interessa moltissimo la loro risposta alla seconda domanda. Che giudizio danno i miei amici di Alghero sul Piano paesaggistico dei sardi” licenziato dalla Giunta Cappellacci?

In trepida attesa, attendo la loro risposta.

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