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Giorgio Nebbia
Laura Conti. Un amore per la vita
30 Maggio 2013
Padri e fratelli
Un convegno e uno scritto per

eddyburg, dedicati a ricordare una studiosa di problemi ambientali e una comunista, e a imparare ancora da lei. Il convegno, “Per un nuovo ecologismo. Laura Conti vent’anni dopo”, si svolgerà sabato 8 giugno a Mestre, in calce il link al programma


Ci sarà a Venezia sabato prossimo, un convegnodedicato a Laura Conti. Promosso dall’associazione“Gli asini” e la rivista “Lo straniero” con il sostegno e il patrociniodell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia. Titolo del convegno è “Perun nuovo ecologismo. Laura Conti vent’anni dopo”, esso si svolgerà sabato 8giugno 2013 dalle 9:00 alle 19:00 presso la Plip Centrale dell’Altraeconomia diMestre. Il dibattito partirà da una serie di relazioni e interventi cheillumineranno vari aspetti dall’esperienza e dall’opera di Laura Conti, medico,partigiana e ambientalista, autrice, tra l’altro, di Checos’è l’ecologia (in ristampa per le Edizioni dell’Asino, con lerevisioni volute dall’autrice) scomparsa nel 1993. Vedendo tra i partecipantil’amico, e “opinionista" di eddyburg, Giorgio Nebbia l’ho pregato di inviare peri nostri frequentatori un suo ricordo di Laura Conti. Non l’ho conosciutapersonalmente ma ricordo con emozione i suoi libri (in particolare Una leprecon la faccia di bambina) e i suoi illuminanti articoli su l’Unità di queglianni. Anni in cui l'ambientalismo, quando c'era, era una cosa seria e non sconfinava nella "green economy" (e.s.)

LauraConti è stata moltissime cose insieme: ci piace ricordarne due aspetti, quellodi studiosa di problemi ambientali e quello di comunista. Ho usato apposta iltermine di "studiosa" piuttosto che quello più comune di"ambientalista", perché alla difesa della natura e dell'ambienteLaura Conti è arrivata con il suo bagaglio di studi e di conoscenze di medico equindi di umanità e di amore per gli esseri viventi.
La suastoria - che spero qualcuno un giorno scriverà compiutamente, anche utilizzandole testimonianze della sua avventura umana che Laura ha lasciato neimolti libri e negli innumerevoli colloqui con innumerevoli persone - l'haportata ad una visione unitaria dei rapporti fra natura e esseri umani: donne euomini lavoratori, inquinati, giovani militanti del cambiamento.
Così èstata in mezzo agli operai nelle lotte per migliori condizioni di lavoro; alcentro di ogni iniziativa ecologica; fra le donne di Seveso (investite da undramma umano senza precedenti, dopo la fuoriuscita della diossina dall'ICMESA,il 10 luglio 1976), a cui ha dedicato "con amore" delle paginebellissime; è stata protagonista di infinite battaglie per una agricolturadiversa, per una caccia diversa .
Lo stessoamore l'aveva animata, giovane partigiana, nella lotta di Liberazione, e l'haportata nelle amministrazioni provinciale di Milano, regionale della Lombardia,nel Parlamento nazionale.
Eppure,per come la ricordo, mai ho pensato di associare a lei nessun appellativo diquelli a cui i miserabili tengono tanto: "onorevole","presidente". Eppure onorevole è stata davvero perché ha fatto onorealla Regione e al Parlamento con la sua passione e il suo rigore, nelleCommissioni e nelle piazze; presidente è stata, fra l'altro, a lungo, delComitato scientifico della Legambiente. Nel suo lavoro, nei dibattiti, era"la Laura", non una donna del palazzo, ma quella che scriveva, chetestimoniava, che dava suggerimenti, che litigava, anche, talvolta anchestizzosa nei confronti delle cose che riteneva che non fossero giuste.
Nonavrebbe, a mio parere, potuto essere quella che è stata se non avesse deciso diessere comunista: una comunista convinta e austera, una delle prime persone cheha riconosciuto nella violenza alla natura uno dei tanti aspetti della lottadel capitale contro la vita, contro gli esseri umani. Quando ancora pochidiscutevano dei rapporti fra capitalismo e distruzione della natura aveva messoin evidenza che il rispetto della natura e della vita sarebbe stato possibilesolo con una dura e continua lotta alla società del profitto.
Ma LauraConti non era soltanto la militante comunista e delle lotte ecologiche: eraanche una donna straordinariamente generosa e disponibile. Era disposta adandare a parlare dovunque, negli affollati congressi, dove era sempre ascoltatacon rispettosa attenzione, e nei piccoli circoli dove la sua presenza erainvocata (mi si passi questo verbo) e dove forse andava ancora più volentieriche altrove.

Eragenerosa con gli amici e con le persone che appena conosceva e con tutte leforme della vita, vegetale e animale, come dimostra il suo amore per i gatti.Molti hanno citato questo aspetto, talvolta con un filo di ironia come puòvenire da chi non ha un rapporto umano con gli altri animali. Ricordo di averlavista piangere per la morte di una sua anziana gatta; le volevo bene ancheper questo.

Qui il programma del convegno
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