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Ivan Ble?i?
Berlusconi propone la patrimoniale
2 Febbraio 2013
Scritti ricevuti
D'accordo, non è esattamente così, ma questo implica quel che dice: se almenole parole dei politici d'oggi avessero un senso e non fossero aria fluttante

Berlusconi infatti ripete candidamente che l'Italia ha – sì – un alto debito pubblico, ma anche un basso debito e alti patrimoni privati, e che occorre tener conto della somma dei due per parlare dell'indebitamento di un paese.

I dati dei due debiti sono esatti, ma questa idea implica che, all'occorrenza e in caso di difficoltà dello Stato, i suoi debiti si possano pagare con patrimoni privati. Implica, cioè, che il debito dello Stato e il debito e patrimoni privati, siano vasi perfettamente comunicanti.

Non è così: le cose sono un pelo più complicate, ma in generale se lo Stato non può pagare il suo debito, non è scontato che i privati e le famiglie si sostituiscano ad onorarlo. Proprio come quando il tuo vicino di casa non può pagare la rata del mutuo, non è scontato che gliela paghi tu. Può succedere, occorre intraprendere alcune azioni, ma non è scontato.

Se Berlusconi continua a raccontare questa storia dei due debiti, evidentemente ha in mente – cos'altro mai, se no, potrebbe avere in mente? – un meccanismo di travaso dei patrimoni privati nelle casse dello Stato, è questo sul pianeta da dove vengo io ha un nome: la patrimoniale.

Berlusconi dovrebbe essere consequenziale con ciò che dice e raccogliere il coraggio di proporla. Farebbe bene: assieme alle sue proposte sulla politica monetaria ed economica europea, avrebbe il programma di politica economica più a sinistra di tutte le altre coalizioni in questa tornata elettorale.

Se questo è quel che significa ciò che dice il personaggio, e se ciò che dice potesse mai essere preso al valor facciale, gli elettori di sinistra avrebbero motivi di prendere in considerazione di votarlo.

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